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MODIFICA DELL'ORARIO DELL'ULTIMO MINUTO

Ciao a tutti! Torno in Europa un po' prima, perché sono stato chiamato per un paio di settimane di prove come Wotan a Napoli per la produzione di aprile di Die Walküre del Teatro di San Carlo.



Richard Wagner ha plasmato la spinta generale di Die Walküre , l’opera che ha riconosciuto come “la cosa più bella che abbia mai composto”, con una velocità del tutto singolare (solo sei mesi!). In realtà, questa “fretta” è frutto di un’urgenza creativa, la stessa che sta alla base del monumentale Der Ring des Nibelungen di cui Die Walküre fa parte. Ne risulta un’opera dalla struttura drammaturgica cristallizzata nella poesia ieratica del tragico, molto lontana dalle dinamiche domestiche del dramma borghese ottocentesco. Die Walküre – attraverso il viaggio di Wotan con la sua scoperta di sé e la sua resa dei conti, con la straordinaria rappresentazione del suo declino interiore e dell’incipiente crepuscolo degli Dei – ci mostra Wagner nella sua forma più estrema e lirica. Il Teatro di San Carlo ripropone il leggendario allestimento sospeso tra Teatro e Immagine di Tiezzi/Paolini e che ha vinto il Premio Abbiati nel 2006.

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